Seduta di consiglio comunale dedicata a problematiche cittadine, mentre quando occorreva entrare in argomento, secondo l’ordine del giorno, è mancato il numero legale. Ad aprire la serie di interventi il consigliere Antonio Foti con invito al sindaco Pippo Midili a verificare se Milazzo sia stato incluso in un decreto ministeriale della pubblica istruzione per eventuali progettazioni. Midili ha fatto presente che il centro non è stato mai interessato a un sistema di sviluppo organico e se ne ha testimonianza nel piano triennale delle opere pubbliche, dove l’unico intervento riguardava il mercato coperto il cui finanziamento è stato depotenziato e le 600 mila euro sono state recuperate, ma con altra destinazione per il centro cittadino. Ad avviso del sindaco bisogna contenere la movida in spazi diversi, ipotizzando a tal fine anche il recupero del Paladiana nella parte interna con affaccio a mare, concorrendo a dare un piano armonico ed organico per la città.
Sulla vicenda delle strisce pedonali per i parcheggi, oggetto di polemiche, il consigliere Francesco Rizzo ha chiesto di fare chiarezza, per cui il sindaco ha ribadito che l’amministrazione è impegnata a portare avanti fatti concreti per la città, evidenziando che il piano parcheggi è quello del 2018 e l’amministrazione ha approvato soltanto il bando di gara. Comunque, per sgombrare il terreno da tanta disinformazione che si registra attraverso i social, il sindaco Pippo Midili ha fissato la data del 7 ottobre per un appuntamento di piazza con i cittadini per rendicontare sull’attività svolta dall’amministrazione.
Ancora un ritorno sulla rimozione del palischermo da parte di Giuseppe Doddo ed accenno alla vicenda delle piscine di Venere, al centro in questi giorni di una vicenda riguardante la chiusura prima e la successiva riapertura conseguente a rapporti contrattuali tra un privato e la fondazione Lucifero, per cui –ha detto il consigliere- sarebbe opportuno sentire il presidente della stessa e capire la causa del problema. Mentre il sindaco ha comunicato che due giovani imprenditori del nord si sono offerti per il recupero del palischermo, e si attende anche dalla soprintendenza di far sapere se esiste un vincolo, e quando eventualmente posto, c’è un problema di competenze in merito alla fondazione, pur se Comune e Area marina protetta hanno necessità di chiarire e confrontarsi con il Cda della Fondazione per vedere pure come risolvere le problematiche degli accessi a mare.
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